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Si può parlare di una merenda in termini culturali? Se si tratta della Nutella... Sì!
Evidentemente Sì, se si celebra il suo 60° compleanno con una mostra al MAXXI di Roma, Museo delle Arti del XXI secolo, cioè della creatività contemporanea; realizzato nel 2010 su progetto vincitore dell’archistar libanese Zaha Hadid, ubicato a Roma Nord nello storico quartiere Flaminio che si specchia nelle sue vetrate, fra le architetture di altri big dell’architettura moderna: Pierluigi Nervi (Palazzetto dello Sport) e Renzo Piano (Auditorium).
Ancora Sì, parliamone, se proprio nello stesso momento in tutto il mondo il 5 febbraio si celebra il World Nutella Day, istituito nel 2007 dall’idea di una blogger americana che ha ispirato una community mondiale di Nutella lovers, devoti alla crema spalmabile eccellenza del Made in Italy e simbolo del passaggio di consegne fra le generazioni.
Marchio intergenerazionale, elemento sociale e culturale, Nutella è la stessa in tutto il pianeta ed è uno dei prodotti italiani più conosciuti al mondo insieme al tiramisù, fino a diventare una vera e propria icona italiana, citata anche in film, canzoni e opere d’arte.
Basti pensare che in un precedente anniversario di Nutella, il 50°, le Poste Italiane emisero persino un francobollo commemorativo appartenente alla serie tematica “Eccellenze del sistema produttivo ed economico” e nel 75° anniversario dalla fondazione dell'azienda Ferrero il Ministero dell’Economia e delle Finanze emise una moneta d’argento dedicata allo storico prodotto, coniata dalla Zecca dello Stato nella serie “Eccellenze Italiane”, con un valore nominale di 5 Euro.
È infine imprescindibile per noi parlarne, se in questo stesso momento a Sydney, nell’emisfero opposto all’Italia, la Dante Alighieri Society celebra con un evento i 100 anni dalla nascita di Michele Ferrero, l’uomo che perfezionò la ricetta della pasta gianduja e introdusse non solo sul mercato ma nelle abitudini alimentari di tutto il mondo la Nutella, persino in Australia dove da una generazione all’altra regnava incontrastata la Vegemite!
La Nutella è un mito italiano divenuto mito globale senza sradicarsi dalle sue origini e la Ferrero ha portato un nome italiano nel mondo, quello di un’azienda e di una famiglia italiana rimasta totalmente responsabile di questo marchio attraverso tre generazioni.
Alle origini della Nutella c’è Pietro Ferrero, cioccolatiere piemontese, che a causa della guerra si trasferisce ad Alba e lì nel 1925 mette in commercio una specie di panetto di cioccolato da tagliare e accompagnare tra due fette di pane. Sembrava cioccolato ma... lo zucchero ed il cacao erano divenuti proibitivi, erano invece disponibili sia le nocciole, produzione tipica delle Langhe piemontesi, sia la melassa, un sottoprodotto derivato dalla lavorazione della birra, che conteneva una piccola percentuale di zuccheri. Da questa difficoltà, come accade per molte altre invenzioni, nasce qualcosa a cui nessun altro ha pensato. Lui trova il modo di estrarre dalla melassa la dolcezza che gli serviva, affida alle nocciole il compito del profumo ed è un successo! Si chiamerá Giandujot, nome tipicamente piemontese che richiama il gianduia, quel misto di cioccolato e nocciole già diffuso nella zona delle Langhe.
Pietro continua nella sua ricerca della formula giusta per rendere il composto più morbido ed è proprio un imprevisto, l’estate torrida del 1949, che fa sciogliere il panetto rendendolo inaspettatamente spalmabile! Dopo aver perfezionato la ricetta si chiamerà “Supercrema” e sarà venduta in barattoli riutilizzabili, precursori del concetto attuale di sostenibilità.
Sarà poi una legge del 1962 che vietava l’utilizzo di superlativi e accrescitivi (“super”, “stra”, “iper”) per i nomi di prodotti alimentari a decretare il definitivo successo del prodotto. Proprio dall’esigenza di modificare il nome della Supercrema nascerà il nome Nutella, unendo alla parola nut (nocciola in inglese) un -ella, diminutivo italiano al femminile che in assonanza con la parola “bella”, come accade per la mozzarella, richiama sentimenti di dolcezza e affidabilità domestica. Fu così che Michele Ferrero, erede di Pietro, nel 1964 depositò il brevetto della Nutella.
Michele Ferrero è stato il talento creativo che ha trasformato una piccola azienda familiare in una multinazionale di successo creando un modello industriale, economico e sociale che consiste nel fare impresa in modo responsabile verso la società, e lo ha applicato in modo concreto senza seguire ideologie o utopie astratte.
Essere local e global, cioè glocal, è la sfida del nuovo millennio, ma la Ferrero l’ha già vinta dagli anni ‘60, con un modello di marketing unico che non ha mai seguito la tendenza delle multinazionali pur essendo oggi una multinazionale. L’azienda è infatti di totale proprietà della famiglia Ferrero e non è quotata in Borsa. Libera dalla pressione dei mercati finanziari e dal raggiungimento degli utili a breve termine, la Ferrero procede ancora oggi con una visione che garantisce una crescita solida e sostenibile nel lungo termine, senza mai compromettere la qualità dei prodotti. Il prodotto e il consumatore sono rimasti sempre al centro.
La visione strategica di questa impresa non è solo di marketing ma di stampo etico, mantenendo un rapporto equilibrato tra solidarietà sociale e profitto e curando molti aspetti di questa responsabilità, compreso quello di una Fondazione che nasce nel 1983 come “Opera Sociale Ferrero”, quale espressione della stima e gratitudine della famiglia Ferrero verso quanti hanno contribuito allo sviluppo dell’azienda e ne hanno condiviso i valori: lavorare, creare, donare.
Non solo Nutella quindi, ma una affascinante storia imprenditoriale che merita di essere conosciuta e che riguarda molti altri prodotti Ferrero (Kinder, Ferrero Rocher, ecc.) che oggi sono sinonimo di eccellenza tutta italiana. Una grande storia che si può ascoltare nel dettaglio, sia di marketing che umano, attraverso la preziosa testimonianza resa da Rocco Perna, vissuta in prima persona quale ex A.D. di Ferrero Australia; la conferenza appena svoltasi a Sydney intitolata Michele Ferrero. L’uomo e l’imprenditore, di cui sono stati riportati qui alcuni passaggi, è fruibile per intero sul canale YouTube della Società Dante Alighieri di Sydney (link in fondo).
La mostra che a Roma celebra i 60 anni di Nutella ripercorre visivamente questa storia familiare che diventa internazionale, utilizzando fotografie e materiali vari di archivio.
Il racconto avviene in uno spazio espositivo fortemente simbolico, dalle forme morbide e avvolgenti che evocano la spalmabilità della Nutella, ove il visitatore è al centro di una piazza e si sente parte di una comunità che comprende ogni categoria sociale e attraversa ogni epoca.
Già dall’ingresso sembra di salire tutti insieme la scala che conduce alla piazza virtuale per poi camminare sul planisfero a pavimento, ove i continenti sono definiti con simbolici tappi bianchi dei barattoli di Nutella. Sulle pareti, sinuose come una spalmata di crema, si ripercorrono in una timeline le tappe in cui ciascuno può ritrovare la sua fetta di storia, ovvero quella fetta di pane spalmato di Nutella che riconduce ad un certo vasetto o bicchiere della propria infanzia o adolescenza, secondo il marketing del momento, tutti allineati sugli scaffali in cui ognuno ritrova certamente il suo e i ricordi connessi.
All’universo Nutella e ai suoi fan è dedicato il grande wallpaper firmato dall’illustratrice Francesca Gastone che in un mix di tecniche analogiche e digitali gioca con i fan di tutte le epoche di Nutella.
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Sulla parete di fondo l’invito a interagire lasciando un contributo, una traccia, disegnare e ritagliare, creare il proprio avatar con un messaggio, per far parte di questa storia.
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Un'esperienza immersiva quindi, che nel box al centro della sala diventa olfattiva: all’interno di questo è come entrare in fabbrica, le immagini della produzione scorrono e come se avessimo aperto uno di quei barattoli si effonde realmente l’aroma inconfondibile della Nutella... lo stesso di sempre, lo stesso per tutti ovunque. La suggestione multisensoriale completa così l’opera e il visitatore capisce che è parte di una suggestione comune capace di essere aggregante da un continente all’altro. Condivisione senza distinzione di razza o condizione, Nutella mette pace e buonumore ovunque. Questo il senso del gioco di parole nel titolo della mostra, che allude ai suoi elementi costitutivi joy e join, tra gioia e partecipazione: joyn!
Insomma, possiamo dire che questa crema spalmabile nata in Italia oggi è amata e “spalmata” sul mondo intero! “Che mondo sarebbe senza Nutella?” Questo lo slogan che ancora oggi è sulla bocca (... e sul palato...) di molti consumatori, perché Nutella è sinonimo di gioia ed elemento di socializzazione.
Quale momento migliore del 5 febbraio quindi, World Nutella Day, per celebrare questo compleanno? Quale miglior modo di accogliere i partecipanti all’evento che una merenda a base di soffici panini monoporzione riempiti di Nutella? Confesso pubblicamente che ne ho goduti tre... senza scrupoli di diete post-natalizie... ed ho provato quella stessa gioia, accompagnati dal succo di frutta, proprio come da bambina.
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A proposito di bambini, concludo con un aneddoto personale che conferma il mito. Quando arrivò la mia nuova vicina di casa, adorabile, ossessionata dalle diete, mia cara amica ancora oggi, ancora non avevamo i social e neanche i telefonini... ci si incontrava sul pianerottolo e sulle porte con i bambini che spingevano, curiosi, per ascoltare. Convenimmo con entusiasmo che avrebbero potuto giocare insieme, o di quà o di là, e lei per rassicurarmi che casa sua era un ambiente affidabile sfoggiò un “qui niente Nutella”. Un gelo relazionale scese sulla situazione. Tacqui per prudenza. Chiusa la porta lessi negli occhi dei miei due vivacissimi consumatori il timore del futuro e dissi: “Tranquilli, verranno loro a giocare da noi, comunque dopo colazione o merenda”. Come disse qualcuno il concetto è: “la Nutella come la Gioconda: non si tocca!”.
Per sapere e guardare di più
Sulla mostra
Sulla storia
Sul World Nutella Day
Sul MAXXI
Michele Ferrero. L'uomo e l'imprenditore (registrazione evento)
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