Qui Roma… "Uomini siate, e non pecore matte” (Paradiso, Canto V)
- Silvana D'Intino
- 4 days ago
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Mala tempora currunt… guerre, speculazioni incontrollate, genocidi… C’è bisogno di un nuovo umanesimo, c’è bisogno di una umanità nuova. È l’allarme che risuona ovunque e forse da sempre, perché proprio quando l’uomo sembra in gran corsa per il progresso… perde la consapevolezza di se stesso finché arriva a perdersi.
Giubileo, tempo di quaresima, Porta Santa da attraversare, San Pietro centro della Cristianità, Roma brulica di turisti e di pellegrini… tra questi c’è anche Dante con una platea di giovani che cercano di capire meglio il suo messaggio, invece che subirlo come materia scolastica che può sembrare obsoleta e invece è quanto mai attuale.
La quaresima richiama il combattimento spirituale ed è proprio nella Settimana Santa che precede la Pasqua del 1300, durante il primo giubileo della storia dell’umanità, che Dante scrisse del suo turbamento. Dante ci insegna quindi come far morire l’uomo vecchio e far rinascere l’uomo nuovo, che è poi il vero significato del Giubileo al di là di tutti i riti di purificazione e buoni propositi.
Dante parla di speranza e conclude ciascuna delle tre cantiche con la parola “stelle”. Non c’è inferno e non c’è selva dai quali non si possa uscire “a riveder le stelle”. Questo è il messaggio della sua “commedia” molto umana, resa “divina” da cento canti di poesia sublime: un personale pellegrinaggio condotto tra la fede (Beatrice) e la ragione (Virgilio), un cammino interiore che ha vissuto lui stesso e che propone all’uomo di ogni generazione per aiutarlo a passare dallo stato di miseria interiore allo stato di felicità. Perché l’uomo è sempre lo stesso; non importa quanti master abbia fatto, di fronte alla vita non ne sa mai abbastanza.
La speranza è il tema del Giubileo 2025, se ne sente il bisogno in questo momento storico, in modo particolare ragazzi giovani che lamentano proprio una fatica a sperare mentre è nelle loro mani il futuro.
In quel primo Giubileo istituito da Papa Bonifacio VIII, sappiamo che Dante era a Roma e da qui Papa Francesco nel 2021, settecentesimo anniversario della sua morte, lo ha richiamato a noi quale sommo “Pellegrino di Speranza”, sollecitando a rendere Dante accessibile e attraente non solo a studenti e studiosi ma anche a tutti coloro che volendo realizzare in pienezza la propria esistenza sono ansiosi di rispondere alle domande interiori per vivere il proprio itinerario personale in maniera consapevole.
Raccogliendo questa indicazione del Papa, in questa quaresima giubilare il Dicastero per l’Evangelizzazione ha voluto organizzare una particolare mostra che la Società Dante Alighieri ha patrocinato, dal titolo graffiante: “Uomini siate, e non pecore matte”; un percorso espositivo che accostando testi poetici, commento e illustrazioni, propone un itinerario antologico dal punto di vista del tema della speranza, attraverso una selezione di sette episodi fra i più significativi dell'inferno, sette del Purgatorio, sette del Paradiso.
Ma la particolarità di questa mostra, oltre che nella qualità dei contenuti, sta nel fatto che pone al centro i giovani; le guide che accompagnano i visitatori in questo percorso sono, infatti, studenti universitari provenienti dalla straordinaria realtà dell’associazione giovanile Cento Canti (cento studenti, ognuno conosce a memoria un canto, l’intera associazione come una sorta di Divina Commedia vivente!) che ha preso vita da un educatore di eccellenza, studioso e divulgatore di Dante, il Prof. Franco Nembrini, curatore della mostra e autore dei contenuti educazionali.
La mostra è allestita nel chiostro di San Salvatore in Lauro, Chiesa Giubilare, a due passi da una delle piazze più iconiche di Roma, Piazza Navona colma di turisti. Vi si accede da un antico portone in legno oltre il quale c’è fresco e ombra in questa inaspettata giornata di sole pieno e caldo cui non siamo preparati dopo tanta pioggia. Ad accoglierci troviamo subito Dante e Beatrice… lei che emerge dal bassorilievo a tutta parete e lui che si preme la mano sul cuore che batte forte, tra l’emozione dell’incontro con l’amata che ha perso e la paura della selva in cui si è perso. Lui con i piedi per terra, lei che indica la via per il paradiso. Gruppo scultoreo “El Dante” dello scultore Adelfo Galli, qui in mostra per concessione di Papa Francesco cui è stato donato.
Entrati nel chiostro il cammino è scandito dagli antichi archi e non potevano che essere archi virtuali a scandire con i loro colori simbolici il passaggio tra le cantiche, ogni passo è scandito dai versi di Dante e dalle immagini dell’artista Gabriele Dell’Otto, noto nel mondo e calato nell’universo dei giovani in quanto fumettista e illustratore delle celebri copertine dei supereroi Marvel.
Tutte e tre le cantiche quindi in una sola mostra, scaturita da un sistema di mostre ove dal 2021 ad oggi cento studenti dopo aver studiato il testo e partecipato alla formazione con il Prof. Nembrini accompagnano i visitatori in questo pellegrinaggio interiore sulle orme di Dante, attraverso inferno purgatorio e paradiso, fino a riveder le stelle. Come Nembrini stesso spiega in un breve video: “i giovani se sfidati ad una proposta alta e coinvolgente rispondono con l’entusiasmo e la baldanza che li caratterizza”.
L’intento di questo nuovo sistema di mostre è quello di rivoluzionare il rapporto con la cultura, di rivisitarlo non più come oggetto storico in un museo, perché non è semplicemente interessante capire l’autore, ma come dice il termine “interesse” (inter = dentro, esse = essere) è importante perché ci siamo dentro noi… il punto non è che noi capiamo Dante, ma capiamo che Dante capisce noi.
Mantenere vivo questo nuovo tipo di rapporto con Dante significa accostarsi all'arte non solo in una dimensione percettiva, attraverso i sensi, ma riuscire a farla vivere in maniera più profonda, come questi studenti e in un modo che possa essere vissuto anche da altra gente e anche da altre prospettive, anche più tecniche, anche più scientifiche, che però si dovrebbero riunire una volta di più con l'umano, non separarsi.
Questo miracolo di umanizzazione è quello che con la passione negli occhi mi ha trasmesso Manuel, la mia guida, giovane universitario di Verona che ringrazio di cuore perché per la prima volta nella vita, nonostante la mia formazione sia avvenuta negli studi classici, mi ha fatto emozionare nel riconoscermi in Dante. Rifletto che forse proprio il fatto che lui è della facoltà di Lettere antiche incarna questa funzione di collegamento tra passato e presente e mi fa sentire che tutto quello che è passato è anche attuale. Ascoltare tutto questo dalle parole di un giovane me lo fa sentire vero, se le stesse cose che ha detto lui le avesse dette un cattedratico o una guida turistica diciamo che sarebbe stata “conoscenza”, lui le ha dette proprio perché le ha “sentite”… e le ha fatte sentire anche a me.
Esco sulla piazza inondata dal sole ed è come se tornassi alla luce da lontano, da un cammino breve ma intenso nel chiostro torno alla vita normale, quella dei bimbi che giocano, delle mamme con i passeggini, dei cani a passeggio, degli anziani che discutono di questa epoca matta, tutto quello che accade in una piazza di quartiere. Camminando per Roma l’esperienza migliore è sempre quella di uscire dai percorsi scontati, dai fiumi di persone che vanno tutte nella stessa direzione verso i luoghi iconici, perché ogni piccola piazza può offrire sorprese. La mia sorpresa oggi è stata questa, sono entrata pensando di contemplare arte visiva e poesia e invece sono scesa in me stessa.
Grazie Dante, buona Pasqua di speranza a tutti voi!
Per saperne di più
Video introduttivo alla mostra del Prof. Nembrini, in italiano e in inglese: https://www.youtube.com/watch?v=QmwLazmVtUw&ab_channel=InTerrisQuotidianodigitale
Progetto scultoreo “El Dante” di Adelfo Galli: https://dantegiubileo2025.com/wp-content/uploads/2025/02/el-dante-web.pdf
Gabriele Dell’Otto spiega la sua creatività grafica: https://www.gabrieledellotto.it/video-gallery/
Programma televisivo in 34 puntate, la Divina Commedia commentata dal Prof. Nembrini: https://www.tv2000.it/blog/programma/nel-mezzo-del-cammin/
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